Le falesie
Coste rocciose con pareti a picco alte e continue assai frequenti nell’area baldense specie sul versante atesino.
Durante l’ultima glaciazione il Monte Baldo era circondato dalle lingue glaciali del Garda e dell’Adige che si espandevano verso Sud a formare gli anfiteatri morenici del Lago di Garda e di Rivoli. Lo spessore del ghiaccio variava dai 1100 m, in corrispondenza di Riva, ai 500 m in corrispondenza di punta San Vigilio.
Lo spostamento lento ma inarrestabile del ghiaccio e l’azione del fiume Adige ha eroso profondamente la valle creando delle vere e proprie bastionate, pareti rocciose alte fino a 150 metri, che alternano placche levigate a marcati strapiombi color rosso ruggine.
Le glaciazioni del Quaternario hanno lasciato scoperti migliaia di metri quadrati di compatto, solidissimo calcare grigio.
Qui a partire dagli anni 80 vengono scoperte ed attrezzate un’infinità di nuove pareti e salti di roccia, che proprio a partire da quegli anni, da “palestre di roccia” diventano “falesie” (dal francese falaise, che indica le coste a picco).